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domenica 11 ottobre 2009

Samuel Parent allo Sporting Club di Monza

di primo

Neria ed io dobbiamo alla cortesia di Donatella e Claudio l'aver potuto assistere al concerto che il giovane pianista francese Samuel Parent ha tenuto venerdì sera allo Sporting Club di Monza. Nel 2008 Samuel Parent ha vinto il secondo premio al concorso pianistico "Rina Sala Gallo" di Monza.

Il programma:

Mozart Sonata in la minore K310
Beethoven Sonata in re minore op.31 n.2 "La tempesta"

Fauré Notturno n.12 op.107
Ravel Sonatine
Albeniz El Albaicin
Balakirew Islamey

Il pianista ha eseguito due bis, una mazurka di Chopin ed un brano di Ravel.
Ho scoperto che Samuel Parent ha un ottimo sito, questo.

In YouTube ho trovato due video con il terzo movimento (allegretto) della sonata di Beethoven: Wilhelm Kempff e Glenn Gould. Due Beethoven completamente diversi... ognuno ha il diritto di avere le sue preferenze... senza stilare nessuna classifica!

2 commenti:

ottavio ha detto...

Primo,

veramente un bel programma, peccato averlo perso a causa del w.e. già impegnato.
Ho sentito per curiosità il movimento della sonata n. 31 di Beethoven di cui davi riferimento in Youtube, eseguito da Kempff e da Gould. Kempff è più classico, Gould più veloce e scherzoso, quasi meccanico; ambedue sembrano poco ispirati. E' anche vero che la sonata n. 31 appartiene al "tardo" Beethoven, quando l'artista sembra più attento all'architettura che alla melodia della sua musica: per questo non è tra le mie preferite di questo autore.
A proposito di Kempff: nel libro che per molti anni mi è servito da guida per la formazione di una discoteca (Preludio a una discoteca di Roland de Candé, Mondadori 1961) Kempff è definito il miglior pianista interprete di Beethoven, insieme a Yves Nat, pianista francese (come l'autore del libro, ma si sa come sono i Francesi...)

Solimano ha detto...

Giorgio, tarda direi di no: è l'opera 31 (sonata n.17), non la sonata n.31.
"La tempesta" è stata scritta nel 1802, un anno dopo Il chiaro di luna (n.14), ma un anno prima della Waldstein (n.21) e due anni prima dell'Appassionata (n.23).
Però a me piacciono le ultime quattro sonate di Beethoven, proprio per il motivo che dici tu: l'architettura, anche se la forza architettonica la trovo sempre in Beethoven e trovo che sia per questo che le sue melodie hanno persistenza (sopravvivono persino ai tormentoni pubblicitari!).
Su Glenn Gould la discussione continuerà ad esserci, come è giusto che sia: ognuno si commisura su quella musica che ha dentro, a forza di ascoltarla. E' questo il bello, perché in fondo non esiste la Tempesta di Beethoven, ma la Tempesta di Beethoven-Kempff-Casera etc etc. Autore-Esecutore-Ascoltatore. Un po' quello che diceva Celibidache esagerando un po', da rigoroso buddista zen.
La musica è un fatto personalissimo, grande differenza in meglio rispetto a tutte le altre arti.

saluti
Primo
P.S. Su Stanze all'aria ho messo tutti e tre i movimenti della sonata, che ho trovato in You Tube.