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domenica 6 dicembre 2009

Darwin e la rondine di mare

di giorgio casera


Da un paio d’anni seguo le conferenze che si tengono nell’aula magna del liceo Zucchi in occasione dei “Darwin days”, in febbraio. L’interesse che hanno suscitato mi ha spinto a conoscere meglio sia la teoria dell’evoluzione che la vita di Charles Darwin.
Perciò ho letto dapprima la sua “Autobiografia” e il propedeutico “Viaggio di un naturalista intorno al mondo”, diario di Darwin nel viaggio di quasi cinque anni a bordo del brigantino Beagle, che gli permise di effettuare quelle osservazioni che furono spunto per lo sviluppo della sua teoria.
E in seguito, grazie al prestito di Claudio di due edizioni “storiche” (1926), i due volumi “L’origine delle specie” e “L’origine dell’uomo”, volumi tanto interessanti quanto di non facilissima lettura poichè Darwin scriveva per gli addetti ai lavori.

Durante la lettura mi è tornato spesso in mente una vicenda di una ventina di anni fa quando, in estate, durante una sessione di pesca in una spiaggia della Sardegna sud-occidentale, mi capitò di prendere all’amo una rondine di mare. Evento piuttosto raro in un mare di bassi fondali sabbiosi. Non ne avevo mai visto una da vicino ma riconobbi un esemplare di quei pesci volanti che vedevo, da piccolo, dall’alto del piroscafo che andava da Cagliari a Civitavecchia, uscire dall’acqua e volare nell’aria anche per una diecina di metri.



Osservato da vicino l’animale mostrava delle caratteristiche veramente peculiari. Innanzitutto le ali, come delle grandi pinne ma con una conformazione che le rende più adatte al volo che al nuoto, simili a quelle di un uccello, ovviamente senza penne e piume, con una membrana che “tiene” la struttura ossea-cartilaginea: fanno pensare a quelle di un pipistrello. Poi il muso, tozzo, duro, schiacciato, mai visto un pesce così, forse in qualche mare tropicale. Ancora, una certa impressione mi fecero due protuberanze sotto il corpo, all’altezza delle ali, organi apparentemente inutili, e non potei fare a meno di pensare alle zampette di un uccello! Infine, la sorpresa maggiore, la rondine emetteva un verso grave e sordo ad intermittenza, come un grugnito.
Insomma un “pesce” fornito di organi di animali di altre specie.

Al proposito Darwin scriveva:
“In molti casi è al certo assai difficile anche solamente supporre, per quali gradini molti organi siano arrivati al loro stato attuale; tuttavia, considerando che le forme viventi e conosciute sono pochissime al confronto delle estinte ed ignote, sono sorpreso nel vedere, come siano rari gli organi, dei quali non si sappia indicare i gradini che ad essi conducono. E’ certamente vero che raramente o mai in un organismo compariscono di repente nuovi organi, come se fossero creati per uno scopo speciale, ciò che è anche riconosciuto dalla regola vecchia, sebbene un pò esagerata, che dice: Natura non facit saltum”.

Già, ma da dove viene, e dove va, la rondine di mare?

7 commenti:

Solimano ha detto...

Mi impressionò in un bel libretto di Danilo Mainardi riscontrare che certi uccelli rapaci che si nutrono di pesci non hanno le piume sotto le ali, che invece ci sono nei rapaci notturni che si nutrono di topi. Tutto perché per i rapaci notturni il volo silenzioso è importante.
Consiglio di leggere ne "L'orologiaio cieco" di Dawkins la lotta evolutiva a base di radar e controradar fra pipistrelli e farfalle notturne.
Tutti animali ed animaletti che sicuramente hanno letto attentamente Darwin, se no non farebbero così!

grazie Giorgio e saluti
Primo

Anonimo ha detto...

avete letto delle iniziative del CNR
in senso creazionista?
non volevo credere ai miei occhi.
poteva essere sulla repubblica di ieri o di oggi
o forse su un supplemento illustrato.
ho ricercato la notizia e non sono stato capace di ritrovarla.
vi prego, ditemi che è stato un incubo!

ottavio ha detto...

Caro Alberto, non è stato un incubo! Ma perché meravigliarsi? In Italia, e solo in Italia, un professore di Storia del Cristianesimo (o qualcosa del genere)diventa vicepresidente del CNR. Che c'azzecca con le Ricerche? - direbbe qualcuno. Niente, appunto!
Almeno venissero messi in condizione di non nuocere.

giorgio casera

Anonimo ha detto...

in effetti ha ragione Giorgio,
non me l'ero sognato.
sulla Repubblica di ieri
è comparso un bell'articolo
di Piergiorgio Odifreddi
in cui si ricorda come qualmente
questo professor De Mattei,
per l'appunto professore di storia del Cristianesimo
sia stato nominato vicepresidente del CNR
per decisione del presidente B.
su proposta dell'allora ministro L.M.,
oggi sindaco di Milano.
se mi è lecita l'invocazione,
che il buon Dio ce la mandi buona!

ottavio ha detto...

Dulcis in fundo: il prof. De Mattei è stato ieri brevemente intervistato da Repubblica di ieri in seguito al convegno Evoluzione. Il tramonto di una ipotesi. E' una vera chicca.
Alcune sue affermazioni:
la verità è che nessuno è riuscito a dimostrare la teoria evoluzionistica, che è una vera e propria posizione filosofica...

trovo incredibilmente incoerente che ci si possa dichiarare cristiani ed evoluzionisti... Senza dubbio in certi ambienti ecclesiastici c'è un atteggiamento debole, come un senso di inferiorità verso certi ambienti intellettuali...

Credo che Adamo ed Eva siano personaggi storici e siano i progenitori dell'umanità...

Perchè meravigliarsi, nel Paese dei maghi, astrologi, chiromanti etc figurarsi se non si trovano i De Mattei!

A mo' di consolazione:
nel 1901 il capitano Slocum, americano, fece il primo giro del mondo in barca a vela. Quando passò per il Sud Africa venne ricevuto con tutti gli onori dal presidente della repubblica del Transwaal (boera), che andò su tutte le furie quando gli si parlò di circumnavigazione del globo terrestre, perchè, come è noto, la terra è una superficie piana...!!!

Albé, rassegnati, dobbiamo convivere...

Giorgio

Claudio ha detto...

commento molto meno serio dei precedenti: mi è stato segnalata la presenza di tre 'difetti' nella struttura dell'uomo, che sono effetto della evoluzione:
il mignolo del piede, in quanto originariamente le scarpe non erano previste
l'appendice, che serve solo ad essere infiammata,e che è il residuo della vescica natatoria
la debolezza della quarta e quinta vertebre lombari,dovuta al fatto che originariamente la posizione eretta non era prevista

Solimano ha detto...

Certo che Adamo ed Eva sono Personaggi Storici!
Chi ne può dubitare?
Però ognuno ha le sue preferenze: sempre in tema di Personaggi Storici, vuoi mettere la Befana, una signora un po' in età, d'accordo, ma generosa (solo per i bimbi buoni però, è meritocratica).

saluti
Solimano