di umberto de pace
Cari amici di Novaluna,
vi segnalo il link di un mio commento su il romanzo "il Cavallo Rosso" dello scrittore besanese Eugenio Corti, appena pubblicato su L'Arengario. In realtà era una lettera inviata a "il Cittadino" e non pubblicata, suppongo perchè non in linea con il loro pensiero, come normalmente capita. A me piacerebbe invece confrontarmi serenamente su un testo, ritenuto degno di un premio Nobel alla letteratura, che mi ha lasciato non poche perplessità dopo averlo letto. LETTO? Certo! Sembra quasi di dire una bestialità di fronte ai non pochi che vorrebbero affibiare un Nobel per puro spirito campanilistico o lobbistico.
Non aggiungo altro e vi invito alla lettura non solo del mio commento ma sopratutto del libro "il Cavallo Rosso" per poi confrontarci, a ragion veduta, sul testo e l'autore.
http://arengario.net/citt/citt345.html
Ho letto una ventina di anni fa il libro e condivido pienamente il giudizio espresso nella lettera e quindi non mi stupisce che il contenuto abbia successo negli ambienti vicini a "Il cittadino"
RispondiEliminail più caloroso benvenuto a Umberto,
RispondiEliminae la speranza che qualcuno,
tra i nostri soci o frequentatori
(vedo che Chiarino mi ha preceduto di pochi minuti)
sia in grado di confrontarsi con lui.
io non ho ancora letto il cavallo rosso
ma forse ora lo farò: mi avete incuriosito.
Da qualche tempo, visti gli anni che corrono velocemente, avevo pensato d dedicarmi alla lettura (o rilettura) dei classici. Ogni tanto però non riesco a resistere a stimoli più attuali, che mi arrivano da chiaccherate con gli amici o dai media o, come in questo caso, dai blog (non solo quello di Novaluna).
RispondiEliminaEbbene, leggerò "Il cavallo rosso".
Saluti
Giorgio