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venerdì 6 novembre 2009

Avventure in biblioteca (1)

di primo

"L'inferno" (1911) di Giuseppe Berardi

Per Abbracci e pop corn, il blog sul cinema come esperienze di spettatori (non come recensioni di critici), vado spesso alla Biblioteca di Lissone, perché dà in prestito cinque DVD alla settimana.
Per me è un servizio utilissimo: nella Biblioteca ci sono centinaia di DVD non di rado di difficile reperimento. Per questo ho potuto di recente inserire nel blog dei film come "Wittgenstein" di Derek Jarman, "Madame de.." di Max Ophüls, "Cronache di poveri amanti" di Carlo Lizzani, "Teresa Venerdì" di Vittorio De Sica, addirittura un film del 1911 che dura quindici minuti dedicato all'Inferno di Dante!
Non solo. Anche se non succede come coi libri, di cui si può chiedere ed ottenere l'acquisto da parte della Biblioteca, la gentilezza delle persone ha fatto sì che comparissero d'incanto film di Nanni Moretti e di Eric Rohmer che prima non c'erano.
Però (esiste sempre un però) ci sono alcune cose di fronte a cui rimango stranito. La colpa non è della Biblioteca né delle singole persone, ma di certe abitudini dei servizi pubblici che hanno l'unica giustificazione di essere abituali.

"Wittgenstein" di Derek Jarman
Tre esempi.
Mi interessava sapere quali fossero i film più richiesti in prestito e quali meno: una semplice lista informatica ordinata per numero di prestiti. "No, non c'è. No non si può". Ma perché mai? I DVD sono sempre più richiesti, il numero di prestiti è in crescita, mi sembra logico che questi dati ci siano e siano consultabili dai visitatori. Sia per i DVD che per i libri.
Ho ascoltato le lagnanze di una impiegata della Biblioteca appassionata di cinema. Ha ordinato dei DVD da mesi e mesi e non sono ancora arrivati. Magari il produttore dei DVD all'edicola che sollecita effettua la consegna in settimana, alla biblioteca pubblica no.
Le biblioteche facenti parte di BRIANZA BIBLIOTECHE sono ventitrè, e per i libri è possibile rivolgersi alla Biblioteca più vicina per ottenere il prestito di un libro che è in un'altra biblioteca. Avvertono anche a casa, quando il libro arriva. Per i DVD no, non si può fare. Ma come? Oltretutto l'ingombro di un DVD è generalmente molto più piccolo di quello di un libro.
(ci sarà almeno una seconda puntata...)

"Madame de..." di Max Ophüls

"Teresa Venerdì" di Vittorio De Sica

2 commenti:

Anonimo ha detto...

addirittuara???????

Solimano ha detto...

Un rafforzativo che ho fatto poi sparire. Meglio stare schisi (a Milano) o low profile (a New York).
Alberto, sei stato addirittuara più veloce della luce!

ciao
Primo