Propongo "La comunicazione al tempo di Internet " come ipotesi di un nuovo incontro organizzato da Novaluna per l'anno 2010.
Provo a fare una prima stesura dei temi che potrebbero essere trattati:
- la Rete come canale di informazione
-la informazione personalizzata
- la Rete come canale pubblicitario:
superato i canali tradizionali?
-siamo già alla pubblicità one to one?
- la rete come canale di conoscenza
-il copyright
- la Rete è strumento di libertà o di digital divide?
- quale futuro?
5 commenti:
Claudio, cosa sia il digital divide non lo so, ma per il resto mi sembra un'ottima idea. Andrebbe preparato tutto con cura, evitando due tipologie di relatori: i retaioli a prescindere che credono che la cultura consista nella linketterìa, magari ragazzi tecnicamente quasi geniali, ma che confondono il menù con la pietanza e la culturaggine di certi addetti ai lavori che dall'alto de' loro libri e libracci pontificano su argomenti che non conoscono.
Per quanto mi riguarda, ambirei che in tale ciclo mi venisse riservato un quarto d'ora dedicato a raccontare brevemente le mie diuturne esperienze, pro e contro. Assicuro che mi presenterò a tale sessione vestito convenevolmente in giacca e cravatta (sportivo, non classico), con la barba corta e ben curata, con gli occhialetti a fil d'oro. Potrò, così abbigliato, riuscire a spacciarmi per una persona seria. Potrei anche far finta di essere arrivato in aereo nel pomeriggio da Heidelberg, ma prima mi devi dare qualche lezione di tedesco.
A parte il mio indomabile narcisismo, questa è una bella palla, fra l'altro molto attrattiva per i giovani, il che non guasta. Sono del tutto favorevole.
grazie e saluti
Primo
il tema della comunicazione
frullava in testa anche a me.
se manteniamo il
(diomiperdoni) format
dei 4 incontri,
dovremo darci un bel daffare.
ti inviteremo di sicuro
insieme a quel tuo amico,
il sultano di dusseldorf,
che non sa nemmeno cos'è
il digital qualcosa.
ciao
Anch'io penso che sia un tema molto attuale e di sicuro successo di pubblico e critica.
Internet è ormai diventato uno strumento di uso quotidiano a casa, nello studio e nel lavoro.
Le sue implcazioni sono tali che sicuramente il fenomeno è studiato in tutti gli effetti e potenzialità nelle facoltà di Sociologia o Comunicazione, per esempio. Forse il nostro amico Cerroni potrebbe darci qualche input su possibili relatori...
saluti
Giorgio
Il digital divide è il rischio, paventato da molti, che la diffusione della Rete e delle sue implicazioni tecnologiche e cognitive diventi uno strumento di discriminazione, a livello globale, tra chi ha accesso alla conoscenza e chi, vivendo in una società od in una classe sociale così povera da non consentirgli nemmeno una presa telefonica ed in PC, da tale conoscenza è escluso.
Un altro argomento interessante, sempre su questo tema, è la differenza di modo comunicativo e di approccio alla rete fra siti, blog, facebook (e non finisce qui). In realtà si tratta solo di strumenti software con qualche diversità (soprattutto la facilità di uso da parte dell'utente) ma dietro a queste differenze tecniche si sono create delle sottoculture: una ingenua (a volte furba) applicazione in tutt'altro contesto de il mezzo è il messaggio di MacLuhan.
Il paradosso è che l'ansia di comunicare crea una comunicazione strutturalmente disturbata: si comunica il mezzo di comunicazione.
saluti
Primo
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