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venerdì 24 aprile 2020

L'altra faccia di Novaluna






ALTRI LINK INTERESSANTI
 https://www.youtube.com/watch?v=sRRhvwkV7L0



ALCUNE RISPOSTE E SEGNALAZIONI:


Carissima
.........................
qui di seguito l'articolo di Agamben che mi piacque molto
Un abbraccio
Giovanna Canzi 13.04.2020


Riflessioni sulla peste
Le riflessioni che seguono non riguardano l’epidemia, ma ciò che possiamo capire dalle reazioni degli uomini ad essa. Si tratta, cioè, di riflettere sulla facilità con cui un’intera società ha accettato di sentirsi appestata, di isolarsi in casa e di sospendere le sue normali condizioni di vita, i suoi rapporti di lavoro, di amicizia, di amore e perfino le sue convinzioni religiose e politiche. Perché non ci sono state, come pure era possibile immaginare e come di solito avviene in questi casi, proteste e opposizioni? L’ipotesi che vorrei suggerire è che in qualche modo, sia pure inconsapevolmente, la peste c’era già, che, evidentemente, le condizioni di vita della gente erano diventate tali, che è bastato un segno improvviso perché esse apparissero per quello che erano – cioè intollerabili, come una peste appunto. E questo, in un certo senso, è il solo dato positivo che si possa trarre dalla situazione presente: è possibile che, più tardi, la gente cominci a chiedersi se il modo in cui viveva era giusto.
E ciò su cui occorre non meno riflettere è il bisogno di religione che la situazione fa apparire. Ne è indizio, nel discorso martellante dei media, la terminologia presa in prestito dal vocabolario escatologico che, per descrivere il fenomeno, ricorre ossessivamente, soprattutto sulla stampa americana, alla parola «apocalisse» e evoca, spesso esplicitamente, la fine del mondo. È come se il bisogno religioso, che la Chiesa non è più in grado di soddisfare, cercasse a tastoni un altro luogo in cui consistere e lo trovasse in quella che è ormai di fatto diventata la religione del nostro tempo: la scienza. Questa, come ogni religione, può produrre superstizione e paura o, comunque, essere usata per diffonderle. Mai come oggi si è assistito allo spettacolo, tipico delle religioni nei momenti di crisi, di pareri e prescrizioni diversi e contraddittori, che vanno dalla posizione eretica minoritaria (pure rappresentata da scienziati prestigiosi) di chi nega la gravità del fenomeno al discorso ortodosso dominante che l’afferma e, tuttavia, diverge spesso radicalmente quanto alle modalità di affrontarlo. E, come sempre in questi casi, alcuni esperti o sedicenti tali riescono ad assicurarsi il favore del monarca, che, come ai tempi delle dispute religiose che dividevano la cristianità, prende partito secondo i propri interessi per una corrente o per l’altra e impone le sue misure.
Un’altra cosa che dà da pensare è l’evidente crollo di ogni convinzione e fede comune. Si direbbe che gli uomini non credono più a nulla – tranne che alla nuda esistenza biologica che occorre a qualunque costo salvare. Ma sulla paura di perdere la vita si può fondare solo una tirannia, solo il mostruoso Leviatano con la sua spada sguainata.
Per questo – una volta che l’emergenza, la peste, sarà dichiarata finita, se lo sarà – non credo che, almeno per chi ha conservato un minimo di lucidità, sarà possibile tornare a vivere come prima. E questa è forse oggi la cosa più disperante – anche se, com’è stato detto, «solo per chi non ha più speranza è stata data la speranza».

27 marzo 2020
Giorgio Agamben


Grazie Annalisa, ho divorato il testo di Rumiz...
dopo una videochat di 2 ore e mezza con studenti e colleghi, di sabato pomeriggio
Nemmeno quando frequentavamo scuoa eravamo così continuamente "connessi"
Che dire se non che Rumiz ha tutte le ragioni di un saggio?
Un abbraccio, a te e a tutti
Ros


Grazie Annalisa, anch'io ho molto apprezzato l'articolo di Rumiz.
A presto, ciao
Loretta


Grazie, signora Annalisa.
Rumiz è un grande maestro.
Qui c'è qualcosa che avevo scritto su di lui e sul “Ciclope”: 
Un caro saluto,
Pasquale Barbella


Cari amici,
In occasione dei 500 anni di Raffaello 
L’altra faccia di Novaluna  oggi consiglia la lettura del racconto La Madonna Sistina di Vasilij Grossman, pubblicato in Italia da Adelphi nella raccolta “Il bene sia con voi”.
Un’ immersione profonda nel significato dell'arte e della funzione consolatoria di una bellezza non effimera.
Ri pensiamoci, insieme!
Annalisa

Premessa
É cambiato tutto, si dice, nulla sarà come prima, ed il come prima risale a c.a 15 giorni or sono.
Il picco del Coronavirus non c’è stato, non si sa quando ci sarà, e forse il tempo che trascorrerà indurrà altri cambiamenti che ora non sappiamo probabilmente neanche immaginare.
Le cosiderazioni che seguono non possono essere pertanto che una prima bozza confusa, da mettere a punto successivamente e gradualmente.

Che cosa è cambiato?
Riportando non tanto pareri personali quanto il sentire comune riportato dai media (in Italia e non solo, e sia pure con notevoli eccezioni):

  • viene riconosciuta ed apprezzata la competenza
  • il linguaggio usato da rappresentanti delle istituzioni, dei corpi intermedi, dei partiti è più concreto e pacato, riflessivo e meno improvvisato, le polemiche hanno lasciato il posto alla ricerca di una condivisione (almeno nella maggioranza dei casi)
  • le tasse vanno pagate; i servizi pubblici erogati con il provento delle tasse sono indispensabili
  • il ricorso alla strumentazione informatica viene visto non più come il lusso, o l’elemento distintivo di chi (singole persone, organizzazioni statali, aziende etc) se lo può permettere ma una esigenza prioritaria che coinvolge tutte le attività umane: il lavoro, la salute, il welfare, la cultura, le attività individuali e sociali
  • nessuno stato può pensare ad uno sviluppo economico e sociale senza una fittisima rete di scambi commerciali, industriali, finanziari, culturali, brevettuali
  • l’inquinamento atmosferico si può combattere molto efficacemente (si veda l’esempio del cielo della Lombardia e di Wuhan dopo l’arresto del traffico)

    sicuramente vi sono altri cambiamenti significativi


Come è cambiato ?


Di fatto già si sapeva che i cambiamenti sopra evidenziati sono necessari; quello che è cambiata è la consapevolezza, o meglio la sensazione di una consapevolezza diffusa ed interiorizzata, così come appunto riportano i media.
Durerà questa consapevolezza? In particolare in Italia? Davvero in pochissime settimane il piccolo Salvini che sciaguratamente alberga in ciascuno di noi è stato esorcizzato? E se si, in maniera duratura? E ne conseguirà una serie di riforme e di comportamenti virtuosi?



Che fare alla ripresa (od in preparazione alla ripresa)


Premesso che la ripresa è lontana, perché la ripresa delle normali attività avverrà dopo un intervallo picco-ripresa considerevolmente più lungo dell’intervallo inizio infezione-picco, mi sembra evidente che l’obiettivo da perseguire sia la coltivazione ed il mantenimento della consapevolezza citata precedentemente. Con quali azioni? Confesso di non avere una risposta, ma penso comunque che una risposta concreta sarà definibile solo più avanti, quando misureremo i danni, ancora sconosciuti, che l’ulteriore sviluppo del virus provocherà.

Claudio Scarduelli 20 marzo 2020



Grazie, Annalisa. E' veramente un bell'articolo, che mi ha fatto riflettere a lungo. 
L'ho pure girato ad altri amici miei, fuori dal giro Novaluna.
Salutami Alberto.
Toti


Lo avevo letto e condiviso. 
Rimarranno solo riflessioni legate alla attuale cattività o ne terremo conto? 
Abbraccio ringraziandovi
Livia Porta


Un abbraccio a tutti gli amici in zona rossa!
Qui stiamo leggermente meglio, perché i numeri del Covid sono migliori dei vostri per il momento e perché possiamo lavorare in giardino oltre che stare in casa.

Ci vedremo alla prossima gita (saremmo venuti alla gita a Lucca del garden).

Massimo e Anna


Buongiorno,
interessante l’elenco dei libri e dei film.
Però io preferisco leggere libri che non parlino di epidemie,
adesso suggerisco libri come “Il treno dei bambini” di Viola Ardone
oppure “Marta nella corrente” di Elena Rausa.

Voglio proporre una piccola cosa, tutti noi siamo un po’ … poeti,
chi non ha mai provato a scrivere due righe ?
Allora, ora che abbiamo tempo, perché non provare a scrivere
qualche poesia e, naturalmente, scambiarcele tramite Novaluna.
Senza pretese di capolavori ma solo per farci compagnia a distanza di sicurezza.
Che ne dite ?

Un saluto a tutti con la speranza ed il desiderio che questa angoscia finisca presto.

Sandro Croccolo



Alla lista dei libri aggiungerei " IL SUPERSTITE " di Carlo Cassola! Ciao a entrambi e restiamo fiduciosi del nostro futuro!
Vincenzo Pirola




Libri su virus, epidemie e fine del mondo




Cecità – Saramago

La strada – McCarthy

L’ombra dello scorpione – Stephen King

Addio Babilonia – Pat Frank

L’Ultima spiaggia – Nevil Shute

Io sono leggenda – Richard Matheson

L’anno del contagio – Connie Willis

Il quarto cavaliere – Alan Nourse

Il grande contagio – Charles Eric Maine

La maschera della morte rossa – Poe

I promessi sposi – Manzoni

La maledizione della croce sulle labbra – Danilo Arona e Edoardo Rosati

La palude dei fuochi erranti – Eraldo Baldini

Nemesi – Philip Roth

La peste di Londra – Daniel Defoe

L’ultimo uomo – Mary Shelley

La peste scarlatta – Jack London

La malattia che viaggia - dalla peste all'ebola, storia e attualità delle epidemie, mostra a Venezia





Film

Contagion

28 giorni dopo

L’esercito delle 12 scimmie

L’ombra dello scorpione

The road

Andromeda

L’ultimo uomo sulla Terra




Serie TV (per riderci su)

Last man on Earth




Cara Annalisa, grazie per esserci. 
Avevo già letto l'articolo di Rumiz, ma di sfuggita. 
Da quando per necessità siamo abbonati a Repubblica on line 
 la lettura per me è meno piacevole, non sento il frusciare dei fogli.
La rilettura è stata più accurata e significativa.
Vorrei mandarti qualche mia riflessione su questo periodo incredibile ma non ci riesco. 
Non vivo, sopravvivo. 
La cosa più importante sembra potersi procurare il cibo necessario 
senza dover uscire di casa, e non è facile. 
 Leggo, ascolto le notizie dolorose che arrivano da tutto il mondo, 
faccio il mio giochino al computer che tu disapprovi, 
ma sempre come se ad agire fosse un'altra. 
Non è stare in casa che mi avvilisce, uscivo così poco anche prima, 
ma è il sentirmi all'improvviso non più autosufficiente. 
E mi pesa come piombo non poter più vedere figli e soprattutto nipoti. 
Mi sento inerte, e aspetto.
Aspetto il dopo virus, e il dopo mi fa paura .
Ti saluto caramente e ancora grazie per l'interesse affettuoso 
che dimostri per tutti noi che amiamo Novaluna
Donatella Carassiti Scarduelli


Grazie per i suggerimenti!

Gli incontri sono sempre fonte di crescita

Il nostro incontro al Parco rientra in questi piccoli eventi che arricchiscono

Buona giornata a voi

Buon proseguimento, giorno per giorno, guardando, da casa, la primavera che avanza

Serafina

Grazie ma e qualche libro giallo o altro più leggero in questo pesante
momento? Aspetto consigli. Abbracci

Luisa

Mille grazie, Annalisa.

Un'idea utile  e preziosa.

Un abbraccio

Cristina Villa

Grazie dei suggerimenti e del messaggio positivo
Iliana



"Il silenzio è più silenzio del più vasto silenzio. E' assordante. Gli edifici si stagliano in un grigiore che non ha confini. Non è il grigio della nebbia di Amarcord, è un grigio più interno,impalpabile, ma presente dappertutto. Qui oggi anche il sole si è nascosto per rispettare il decreto ministeriale e difendersi dal coronavirus. Ieri facevo una passeggiata con un sole radioso, un cielo lavato e le forsizie che stanno  esplodendo, gialle, in ogni giardino. Piazze più deserte che a ferragosto, deserti i giardini, persino il grande Parco di Monza in quarantena. Oggi nella piazza del mercato nessuno grida "broccoletti" o "carciofi romani" e non c'è odore di patatine fritte. E' come se la città si fosse svegliata asettica, come un enorme ospedale. Mi mancano i suoni, gli odori, che inevitabilmente fuggono dai negozi e si diffondono abitualmente nell'aria. In questo momento avrei dovuto essere su un aereo verso un paese caldo e tranquillo e invece sono qui in una città fantasma".

Questo è il mio contributo, Roberta Bedosti



Grazie delle proposte di lettura e di visione

Il problema è il dopo!

Giacomo

Carissima Annalisa,
Grazie.
E’ fuori dubbio che hai una (ma una sola?) marcia in più
Un abbraccio purificato dall’etere telematico
Annamaria e Marcello

Alla bella lista di testi sulle epidemie   aggiungerei volentieri:



Tucidide, La guerra del Peloponneso, le pagine sulla Peste di Atene

Boccaccio, Decamerone (la descrizione della peste a Firenze, anche dal punto di vista sociale, è notevolissima)

Fusinato, Bandiera bianca - l’ultima ora di Venezia

 Camus  - La peste



Donata Boccardi



Grazie Annalisa! Siete favolosi.
Come state?
Un caro saluto a voi da tutti noi.

Angela, Marco, Lorenzo e Susanna


Grazie,
sono Lucia, io ho un pochino di febbre e tosse, ma per il resto va bene.
Per il mio bene non leggerò libri su questo tema. Ma ti faccio i complimenti per
La preparazione e la cultura di tua nipote. Un cordiale saluto con affetto Lucia
Ps. Mi sto istruendo, cosa utilissima forse no, ma interessantissima sul mito di Medea nelle opere vascolare greche.
Ciao baci lucia


Grazie Annalisa e salutoni a te e a Alberto
Edoardo

Cara Annalisa,
Grazie a te e alla tua nipote per gli interessanti suggerimenti di lettura. Leggerò o rileggerò con uno spirito diverso libri e films.
Auguri a tutti .
Massimo

Carissima Annalisa, il mio ultimo libro di prose creative e di poesie  Polveri Squame Piume è uscito a febbraio. Come d’accordo ( ci siamo incontrate a gennaio dietro il duomo) , dovrei inviartelo , ma rimando l’evento perché non mi sento di recarmi in posta. Come posso fartelo avere? Abito in via Italia 28 dove c’è attiva una portineria  mattino e pomeriggio. Se disponi di qualcuno giovane e baldo da inviare , te ne offro volentieri una copia con dedica. Altrimenti, verranno giorni migliori, tutti lo speriamo. Un saluto affettuoso da Marica Larocchi.  Puoi sempre telefonarmi per decisioni al 3387534256 oppure al fisso 039 360226

Marica Larocchi


Cara  Annalisa ,
e grazie a Novaluna!
In febbraio abbiamo passato due ore divertenti (nel miglior senso della parola) a L’ora di matematica. Continuate!
Inserirei, dove possibile qualche lettura di pagine, intelligenti e spiritose: 
Gadda sul Teatro Lirico, per esempio, Aldo Buzzi di L’uovo alla kok sulla cucina ecc.
Inserire, o farne argomento principale, di riesame di parole che sembrano sinonimi, es.: Speranza / Fiducia.
In materia di educazione religiosa: es.: L’esortazione di Gesù (Lc 6, 29 ) 
“A chi ti percuote sulla guancia, porgi una guancia altra” Ravasi dice 
“opponi un modo diverso di vedere e di agire ecc. ecc.
In materia di economia: mi è tornato in mente come si concluse il confronto sulla Decrescita felice; 
forse vale la pena di tornare sull’argomento.
Grazie ancora.
Anna Luisa Deandrea 

Ciao Annalisa,
ci sono due libri presenti nel mio elenco infinito di libri da leggere che vorrei segnalare, 
li ho individuati in passato ma in questo momento potrebbero essere visti con interesse 
per guardare al difficile momento che il mondo sta vivendo.
Entrambi i libri sono stati tradotti in italiano dalla stessa persona cioè Luigi Civalleri.

Il primo è uscito in Italia per Einaudi nel 1998 ma la mia è una edizione del 2014 con il titolo 
"Armi, acciaio e malattie", lo sto leggendo dallo scorso novembre molto lentamente 
perché per me non è un libro facile ma è molto interessante, il libro è questo

Il secondo libro è uscito per Adelphi nel 2017 con il titolo "Spillover" 
e questo non l'ho ancora comprato, racconta dei cacciatori di virus, il libro è questo

Forse non è il momento migliore per parlare di questi libri e forse sono in pochi ad esserne interessati però penso siano libri che ci possono aiutare a capire e a guardare alla Terra, al Mondo e alla nostra specie con occhi diversi.

Cari saluti
Loretta
 LE DUE LETTERE PRESIDENZIALI INIZIALI
Annalisa 28.03.2020

Carissimi, 

sono giorni che, in questo clima sospeso, rimuginavo idee, riflessioni, pensieri, 
che mi sarebbe piaciuto condividere con voi. 

Mi apprestavo a questo compito con molte titubanze, quando ieri ho letto su Repubblica 
l'articolo di Paolo Rumiz I miei nipotini amati su Skype.

L'articolo che vi allego, rispecchia moltissimo di quello che penso 
e lo scrive con una capacità che mi sarebbe impossibile raggiungere. 

In particolare quello che ha scritto e appeso su un cartello alla porta, è folgorante. 

Perciò ve lo propongo, come contributo alla preparazione del futuro. 

Molti di voi ricorderanno la bellissima serata 
sulla Prima Guerra Mondiale al Binario7 con Rumiz. 

Se avete tempo riguardate sul sito di Novaluna 
il nostro lavoro di 25 anni (anniversario che ancora non abbiamo  potuto festeggiare). 

Ci arrivano segnalazioni interessanti e stiamo pensando a come farle circolare.

State bene, se potete, e continuate a mandarci i vostri pensieri 
che apprezzo e raccolgo e di cui vi ringrazio. 


Con affetto 

Annalisa
Annalisa 06.03.2020
Carissimi, nei giorni scorsi, giorni di disdette, chiusure,
e preoccupanti allarmi sanitari, ho pensato a come è improvvisamente cambiata
fra tante altre cose più importanti anche la ragione d'essere di un'associazione come Novaluna. 

I nostri incontri recenti hanno avuto per titolo Ripensiamoci.

Forse è stato un preavviso di qualcosa che stava arrivando
e che non era previsto da quasi nessuno.
Ho avuto una telefonata amica che mi ha detto: Mi manca Novaluna,
e altre persone ho incontrato che esprimevano
la necessità di contatti umani e di ripensamenti collettivi.
Adesso come adesso non possiamo fare molto, date le restrizioni decretate,
possiamo però pensare a come riprendere le nostre attività quando ciò sarà possibile,
e a quali temi, argomenti, e attività proporre per il futuro prossimo. 

Per questo chiedo a ciascuno di voi, soci e amici, di mandarmi (annalisagbc@gmail.com)
un pensiero, un'idea, che possa orientarci e aiutarci a capire. 

Chiamiamolo l'altra faccia di Novaluna.
Possiamo raccogliere quello che ci manderete
e parlarne insieme appena sarà possibile rivederci senza pericoli. 

Dovremo convocare l'assemblea e rinnovare il direttivo quando si potrà.
Un saluto affettuoso 

Annalisa

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